Fatta sposare a 14 anni a un uomo molto più vecchio di lei che l’aveva maltrattata con violenze continue tra le pareti domestiche; la donna è stata accusata di averlo ucciso con l’ennesimo processo sommario, accusa mai provata e condannata a morte.
Samira Sabzian è stata impiccata dal regime iraniano nella prima mattinata del 20 dicembre senza avere mai potuto rivedere i suoi figli ai quali è stato negato di visitare la madre in carcere fino a pochi minuti prima dell’esecuzione, in una somma inconcebili di brutalità e orrore, per il saluto estremo. Lo riferisce l’ong Iran Human Rights.
The Islamic Republic hanged #SamiraSabzian today with the whole world as witnesses. Samira was a victim of years of gender apartheid, child marriage, and domestic violence, and today she fell victim to the incompetent and corrupt regime’s killing machine. A regime that has… pic.twitter.com/QUrvIbJVJI
— Mahmood Amiry-Moghaddam (@iranhr) December 20, 2023
La notizia è stata data dal direttore dell’ong, Mahmood Amiry-Moghaddam con un post durissimo che denuncia: “Impiccata all’alba la sposa bambina #SamiraSabzian. Era in carcere da 10 anni per aver ucciso il marito che aveva dovuto sposare a 14 anni. Vittima della macchina omicida di un regime incompetente e corrotto. Ali Khamenei e gli altri leader della Repubblica Islamica devono essere ritenuti responsabili di questo crimine”.
(20 dicembre 2023)
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