di Alfredo Falletti
L’ultimo rapporto sulla sicurezza nelle scuole riporta che da settembre 2023 si sono verificati 69 crolli in edifici scolastici, un numero mai raggiunto negli ultimi 7 anni. Un dato che testimonia lo stato disastroso del patrimonio immobiliare scolastico: quasi il 60% degli edifici non possiede il certificato di agibilità né quello di prevenzione incendi ed oltre il 40% è addirittura privo di collaudo statico.
Gli edifici scolastici italiani ammontano ad oltre 40.000 unità e 2.876 di questi sono collocati in zona a rischio 1 e addirittura circa 15.000 in zona a rischio 2. A fronte della spasmodica ricerca della politica di come scaricare sui privati il rischio di risarcimento per calamità naturali catastrofali come i terremoti, soltanto poco più del 3% ha beneficiato di adeguamenti e miglioramenti sismici e soltanto l’11% degli edifici scolastici è stato progettato in ottemperanza alle normative di edilizia secondo caratteristiche antisismiche.
Nel mezzogiorno, con punte di tre edifici su quattro, la media di criticità ed inottemperanze raggiunge livelli disastrosi in materia di rischio per gli studenti e per tutti coloro che accedono agli edifici scolastici. Arrogarsi il merito di star facendo la storia potrà anche dare qualche soddisfazione, ma sarebbe più utile fare la filosofia: quella delle cose utili, concrete. Silenziosamente, magari.
(27 settembre 2024)
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