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Scrivere haiku in italiano oggi offre una serie di possibilità creative, filosofiche e anche didattiche [....]
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Quelli dei sedicenti gruppi per la promozione della cultura

di Giovanna Di Rosa

Sono inciampata per caso dentro questo gruppo, uno dei tanti aperto su uno dei tanti (troppi?) social, composto da persone che decidono di promuovere la cultura senza sapere niente né di promozione né di cultura. In questo caso, la maggior parte dei post che ho letto, con relativi commenti, riguarda il fatto che gli Italiani non leggono. Naturalmente questi esperti di marketing editoriale sanno perfettamente di cosa parlano, conoscono a menadito i dati di vendita – li conoscono così bene che si smentiscono ad ogni commento dove ognuno mette i suoi numeri, un po’ come al Lotto, diciamo, con lo stesso entusiasta spirito onirico – esilarante.

Poi c’è lei, la moderatrice (la favolosa!) che inanella i suoi giudizi da donna che sa e che sciorina cifre e percentuali di lettori come se fosse la Marina, ma con più libertà di spirito, diciamo. La segue un esercito di come me non c’è nessuno e tu sei meno di un cxxxo che riescono a scrivere cose che voi umani non potete nemmeno immaginare: c’è quello che i libri non li leggono li tengono per bellezza, c’è quella che scrivono tutti ma di leggere nemmeno a parlarne (a considerare come scrive lei, questa Signora, verrebbe da commentare che tutti tentano di scrivere, ma preferisco sorvolare); poi c’è quella che costassero meno ne comprerei di più, devo fare una scelta e non si capisce se parla di cozze e vongole o semplicemente si esprime a cozze, c’è quella ancora più meravigliosa che ha 90 anni e leggo due libri al mese per finire con quello che dall’alto del trono regalatogli dalla sua profonda conoscenza della società, afferma che troppi politici scrivono libri per questo la gente non li compra, affermazione che spiega perfettamente i successi editoriali di Valter Veltroni, ma anche qui tocca soprassedere.

Tra un commento arguto e uno furbo troviamo così una serie di altri gioielli sullo stato dell’editoria, della scrittura e sulle ragioni per cui la gente non legge che sembrano estratti direttamente da uno stupidario da asilo infantile il cui pubblico ha un QI (o IQ per i poliglotti) non pervenuto. Ecco come promuovono la cultura sui gruppi social quelli che di promozione non sanno niente e di cultura sanno meno.
E come si prendono sul serio mentre continuano a dirsi l’un l’altra: guarda e leggi quanto sono bravo e quanto conosco.

 

 

(22 agosto 2024)

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