di Giuseppe Enzo Sciarra
I vari Gf, Gf vip e molti reality e affini non sono programmi di intrattenimento, l’intrattenimento dovrebbe portare leggerezza, buon umore e implica anche il coinvolgimento di talenti, personaggi del mondo dello spettacolo con qualità e capacità artistiche che molti vip o presunti tali di certo non hanno; tali vipponi sono i figli di una tv e di un web che non vuole talenti ma solo bei visi, corpi perfetti e fenomeni da baraccone, (dicasi casi umani?) di cui ridere e farci su dei meme.
Rimpiango i Gran Varietà degli anni ’70 e ’80 Rai; rimpiango da Fantastico a Pronto Raffaella che col loro essere anche naif avevano una semplicità e allegria che il moderno intrattenimento nostrano nemmeno si sogna.
L’intrattenimento di oggi flirta col gossip e la maldicenza più becera, si accompagna al pecoreccio, la volgarità, la meschinità, l’ignoranza, il provincialismo ma anche con qualcosa che da anni è impossibile ignorare: la violenza. La tv che “intrattiene” gli italiani è di una violenza estrema perché promuove in questo calderone di talenti [sic] e personaggi dello spettacolo da riciclare nei reality show, i sentimenti più bassi e triviali (l’arrivismo, la gelosia, la prepotenza, la calunnia, il tradimento). Il nostro non è moralismo a buon mercato è una presa di coscienza di un serio problema del paese, assieme alla disoccupazione e a una politica delirante; una televisione che dovrebbe essere uno strumento educativo e di intrattenimento ma che da troppi anni ti induce all’ignoranza – anche se cambi canale, anche se cerchi di evitarla, non è portatrice di civiltà, ma semmai di imbarbarimento.
L’ultimo esempio eclatante di una televisione che è una salò pasoliniana indegna di un film di Pasolini sta facendo infuriare giustamente il web, ed è il bullismo subito da un concorrente del Grande Fratello Vip, Marco Bellavia, ex conduttore di Bim Bum Bam. Siamo di fronte a qualcosa di assurdo e surreale. Marco ha una grave forma di depressione e non sarebbe mai dovuto essere selezionato dagli autori del programma per partecipare al reality ma così non è stato ed è stato buttato – ahilui, ahinoi – in una fossa di leoni, in un game show senza cuore che fa audience basandosi sui litigi, angherie, rivalità e soprattutto disumanità. Deriso dai suoi compagni mentre piangeva, accusato di essere pazzo, aggredito, evitato, maltrattato, bullizzato.
Personaggi dimenticati, famosi un tempo – e famosi anche oggi, ma sarà fama o infamia? – in troppi casi figli di e fratelli di si prestano a un gioco crudele sotto gli occhi della telecamera. E dire che il libro, “Cuor di coniglio – Diario di una sopravvissuta al Grande Fratello” di Letizia Letzo racconta per bene le conseguenze della partecipazione a un reality show. Poi la notizia: Marco Bellavia abbandonerà la Casa del Grande Fratello. Dopo questa violentissima esposizione mediatica, avventura da dimenticare per quanto indimenticabile, quali saranno le ripercussioni sulla sua salute mentale? Come ritornerà alla sua vita di tutti i giorni? E Alfonso Signorini che giustificazioni darà dopo quest’ultimo e non unico episodio avvenuto in trasmissione? E quella parte di opinione pubblica sana e stanca della tv spazzatura che fa, si indigna e basta?
(2 ottobre 2022)
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