di Ghita Gradita
C’è anche un Italia sensata, addirittura nel mondo del teatro che vede sempre le stesse persone a fare più o meno sempre le stesse cose anche a causa di discutibilissime norme che non è il caso, né il momento, di discutere in questa sede. Stefano Massini, scrittore e drammaturgo, ha vinto una valigia di Tony Awards con il suo “The Lehman trilogy”.
Oltre 100mila spettatori, cinque premi su otto nomination: miglior opera teatrale, miglior regia con l’inglese Sam Mendes, miglior progettazione luci e scenografia, miglior attore protagonista con l’inglese Simon Russell Beale, che vince in una cinquina in cui c’erano anche gli altri due attori, Adam Godley e Adrian Lester.
Così è andata per Massimi la 75ª edizione dei Tony Award, gli Oscar del teatro e del musical di Broadway. Un italiano che vince, finalmente, e con un opera che con l’Italia non c’entra un accidente, almeno da un punto di vista storico, se non fosse che a scriverla è lui che è anche ottimo one man show e che ha trovato nell’adattamento di Ben Power nuova vita e potere. Bravo Massini.
(13 giugno 2022)
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