di Paolo. M. Minciotti
E’ stato uno dei più grandi, sicuramente il più longevo. Lo scrittore sloveno Boris Pahor che narrò l’orrore dei lager senza che l’umanità imparasse nulla, è morto all’età di 108 anni; era nato nel 1913 sotto l’impero asburgico ed era triestino.
Aveva pagato il suo appartenere a una minoranza linguistica con il campo di concentramento nazista. I fascisti gli avevano bruciato la casa dove faceva cultura. Se ne va uno degli ultimi, forse l’ultimo, grande testimone degli orrori europei. L’Italia riconobbe soltanto nel 2020 il suo enorme valore letterario.
(30 maggio 2022)
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