di Giovanna Di Rosa
Ecco il nuovo Salvini, quasi perfettamente uguale a prima, che smessi i panni del pacifista per convenienza che gli ha portato tanta fortuna quanta gliene portarono prima il mojito del Papeete e poi l’infausto viaggio in Polonia, torna sugli scudi per scagliarsi contro l’Unione Europea che ha ricordato all’Italia che i soldi non sono gratis, almeno non come certi stipendi.
In risposta alle raccomandazioni dell’Unione europea che ha sottolinea la necessità di intervenire su fisco e concorrenza, come da riforme concordate per l’attuazione del Pnrr che forse Salvini impegnato da qualche altra parte non si ricorda, ha lanciato un politicamente imbarazzante: “Un richiamo all’Italia dall’Ue? Ci governiamo da soli”. La risposta riporta alla dichiarazione sul triste mandato di Salvini al Viminale descritto da Enrico Letta con parole chiare e ricorda, anche a chi se n’è già dimenticato, quali sono i toni delle destre alla Salvini sulle questioni che contano.
Salvini arriva alla pronuncia della roboante reazione cercando di provocare una nuova reazione contro l’UE e raccontando di un’Europa che non c’è: “Se la Ue ci impone di aumentare la tassa sulla casa si attacca. La casa per gli italiani è sacra. Tassata, supertassata e non c’è bisogno di una nuova imposizione fiscale sulla casa. Se la richiesta della Ue è massacrare i lavoratori, le imprese e i risparmiatori italiani la risposta sarà no”, come da dichiarazione ripresa dall’Huffington Post, dichiarazione che nulla ha a che vedere con la raccomandazione dell’UE.
Poi naturalmente Salvini parla di elezioni dicendo “credo che si possa stravincere in tutte e tre le Regioni che andranno al voto”, esattamente ciò che diceva a Milano, Roma, Bologna, Napoli, Emilia-Romagna e Toscana. Questo mentre da settimane è iniziato il fuggi-fuggi dalla Lega.
(22 maggio 2022)
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