di Daniele Santi
Nel corso della trasmissione Piazza Pulita del 31 marzo scorso, il segretario del PD Enrico Letta ha fatto pervenire una lettera aperta a Michele Santoro, pubblicandola poi anche sui suoi profili Facebook e Instagram. Il segretario PD risponde alle accuse di Santoro secondo il quale “l’Europa non esiste” rispondendo che l’Europa ha invece avuto “una reazione ferma, intransigente, finalmente degna. Dici che non esiste, l’Europa. Io dico che esiste eccome e che anzi sta dimostrando, come diceva Jean Monnet, di trovare dentro la crisi le ragioni più profonde della propria unità”.
La lettera si sofferma su pluralismo e guerra in Ucraina, e diventa un caso televisivo essendo stata scritta in esclusiva per Piazza Pulita proprio in previsione dell’ospitata di Michele Santoro (precisiamo, per onestà intellettuale, che se non siamo molto d’accordo sulle definizioni date da Santoro alle misure dell’UE sulla guerra scatenata da Putin, troviamo invece le sue osservazioni sulle guerre inutili scatenate dall’Occidente sulla base di informazioni sbagliate, la guerra insomma vista, guerreggiata e raccontata dal punto di vista dell’aggressore, puntuali e assai condivisibili).
Enrico Letta continua con la sua difesa del nuovo corso dell’UE e parla di decisioni unitarie dei 27 come è “accaduto con la pandemia, con un piano di ricostruzione finanziato con debito comune” e che accade “oggi, con la guerra. Questo sono le sanzioni. Questo è il sostegno alla resistenza ucraina. Questo è il sì, finalmente senza ambiguità, all’accoglienza di milioni di profughi. Questa è anche, per inciso, la reazione ferma e unitaria agli accenti troppo marcati di Biden sul cambio di regime, che in tanti in Europa abbiamo stigmatizzato, me compreso” e contro le quali Santoro si è scagliato con il carattere che gli va riconosciuto.
“Nella tua lunga e appassionata lettera ho cercato, senza trovarla, una parola: ‘Resistenza’”, scrive ancora Enrico Letta riferendosi alla lettera che Santoro gli ha indirizzato aprendo il dibattito. “Il valore fondante della nostra Repubblica, il segno distintivo della vicenda della sinistra in Italia. La resistenza contro l’aggressore di un popolo che combatte casa per casa per la sua libertà. Che è anche la nostra libertà di cittadini italiani ed europei. Da un lato un esercito invasore, dall’altro un popolo invaso. Io sto con quel popolo. E il Pd è e sarà sempre dalla parte dei popoli oppressi: dalla parte di Jan Palack proprio come te. Prima ancora, nel giudizio storico, contro i carri armati russi, a Budapest come a Praga, o sotto il muro di Berlino per festeggiare la ritrovata libertà”…
Qui di seguito la lettera pubblicata anche su Facebook dal segretario PD e a questo link l’intervista di Corrado Formigli a Michele Santoro.
𝗟𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗮 𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝗮 𝗮 𝗠𝗶𝗰𝗵𝗲𝗹𝗲 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗼𝗿𝗼 𝘀𝘂 𝗽𝗹𝘂𝗿𝗮𝗹𝗶𝘀𝗺𝗼 𝗲 𝗴𝘂𝗲𝗿𝗿𝗮 𝗶𝗻 𝗨𝗰𝗿𝗮𝗶𝗻𝗮.
Caro Michele,
nella tua lunga e appassionata…
Pubblicato da Enrico Letta su Giovedì 31 marzo 2022
(2 aprile 2022)
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